Consiglio Comunale del 20 marzo 2014, ha inizio la discussione dell’undicesimo punto all’ordine del giorno.
Il Presidente del Consiglio, dopo averne dato lettura, passa la parola al relatore, il Consigliere Carmine Zocco che si alza per relazionare.
In quel preciso momento, il Consigliere Nunzio Dell’Abate esce dall’aula per andare alla toilette.
A quel punto, il Sindaco si sbraccia vistosamente per richiamare l’attenzione del Consigliere Zocco, lo invita con foga a risiedersi e detta con impeto al Presidente di procedere subito alla votazione.
Sia il Presidente, a cui scappa da ridere, che il Consigliere obbediscono.
Il Sindaco incalza il Presidente a chiamare il punto successivo e questi procede direttamente alla votazione, senza dare la parola al relatore e chiedere se vi siano interventi.
Il tutto dura 50 secondi ed è visionabile sul sito del Comune, link consiglio on line, seduta 20 marzo, punti 11 e 12, eccolo appresso:
http://www.01orginformatica.it/jwplayer/plcc200314_11.htm
Mentre viene chiamato il tredicesimo punto, rientra il Consigliere Dell’Abate, il quale, esterrefatto dalla rapidità dei lavori consiliari, chiede spiegazione al Presidente. Questi risponde: <io ho letto gli odg, ho chiesto se c’erano interventi e si è passati direttamente alla votazione>. Ma quando mai? Eppure l’art.74 del Regolamento del Consiglio Comunale lo impone.
Tutto si vede e si ascolta, ecco il link:
http://www.01orginformatica.it/jwplayer/plcc200314_13.htm
Proprio perché tutto si vede, si contano i votanti: nove. Eppure il Regolamento dice che ci vogliono almeno undici componenti per rendere valida la seduta e la votazione. Tanta la fretta che non si sono manco contati!
Dalla gatta frettolosa si passa al falso grossolano!
Nelle delibere pubblicate viene falsamente attestata la presenza di dodici componenti presenti e votanti, anziché nove! Non erano certamente presenti i Consiglieri Forte Gianluigi, Ardito Antonio e Giudice Teodoro. Tutto si legge, ecco le due delibere:
http://www.nunziodellabate.it/pdf/delibere_false.pdf
Nel Consiglio successivo il Presidente, su vibrante protesta della minoranza, chiede scusa ed ammette di aver dichiarato il falso.
Il Sindaco, causa scatenante della sciagurata perfomance consiliare, che ha spogliato del suo ruolo il Presidente, tace.
Ma la legalità va ripristinata: le delibere devono essere annullate e gli argomenti riportati in Consiglio. Lo fa il Presidente o la maggioranza? Macchè lo propone la minoranza, che chiede altresì che i costi della seduta consiliare vengano posti a carico dei responsabili. Ecco la proposta:
http://www.nunziodellabate.it/pdf/proposta_annullamento.pdf
Ma il Presidente non la inserisce nel prossimo Consiglio del 22 maggio e la minoranza lo diffida:
http://www.nunziodellabate.it/pdf/diffida_presidente.pdf
Tutto molto interessante, direbbero quelli di “Striscia la notizia”….