news

COPPOLA & SCARCELLA DI NUOVO INSIEME

All’indomani di una vittoria elettorale al ballottaggio per una manciata di voti, il Sindaco Antonio Giuseppe Coppola, in una intervista a caldo del 25 maggio 2012, confessava: “Alla mia vittoria ha certamente contribuito il consenso di una parte del centrodestra”.

A distanza di un anno dall’insediamento, la Giunta Coppola con delibera n.123/2013, apprezzata “la consistenza di elementi che unanimemente fanno convergere nella determinazione di affidarsi alla Società A.S. S.r.l.”, affidava direttamente senza gara a tale soggetto l’incarico di <assistenza nelle pratiche di risarcimento danni derivanti da sinistro stradale> per <il corrispettivo di euro 4.500 oltre IVA> per le prime 100 richieste di risarcimento danni pervenute al Comune di Tricase, oltre ancora a <euro 100,00 per ciascuna richiesta successiva> .

Ecco la delibera e la convenzione:

http://www.nunziodellabate.it/pdf/affidamento_diretto_AS srl.pdf

http://www.nunziodellabate.it/pdf/convenzione_AS.pdf

 “A.S.” s.r.l. è una società unipersonale il cui socio unico -proprietario dell’intero pacchetto di quote sociali- è, guarda caso, l’attuale Consigliere Comunale di minoranza Antonio Scarcella, già candidato Sindaco alle scorse amministrative per il PDL.

Ecco la visura (cfr.pag.4):

http://www.nunziodellabate.it/pdf/visura_camerale_AS.pdf

La procedura di attribuzione del predetto incarico è illegittima e foriera di danno erariale.

Difatti, mai la Giunta Coppola avrebbe potuto affidare tale incarico alla società del Consigliere Scarcella, in quanto solo i funzionari, peraltro nel rispetto delle procedure di legge, possono affidare servizi e forniture (art.107 TUEL), e giammai l’organo politico avrebbe potuto ingerirsi nella gestione e scegliere direttamente la società del Consigliere Scarcella.

L’intera procedura ha suscitato l’ira del Procuratore Capo della Repubblica di Lecce, dott. Cataldo Motta, il quale contestava al Sindaco, con nota raccomandata del 20.3.14, <l’illegale affidamento a terzi di compiti di polizia giudiziaria> ed evidenziava: <nonostante che l’affidamento riguardi apparentemente un’attività di assistenza nelle pratiche di risarcimento del danno da sinistro stradale, vengono valutati “punti cardine” che, nei casi in cui dal sinistro siano conseguite lesioni personali, integrano attività di polizia giudiziaria da considerarsi illecita>. 

Il medesimo Procuratore aggiungeva: <come ritengo sia noto alla Giunta Comunale, il codice di procedura penale assegna al Procuratore della Repubblica la direzione della polizia giudiziaria, sicchè, salvo ovviamente la valutazione in sede penale del contenuto della citata deliberazione, dispongo che in nessuna attività di polizia giudiziaria, riguardante l’accertamento dei reati di lesioni colpose commessi in violazione delle norme sulla circolazione stradale, nonché in nessun altro caso di acquisizione di notizie di reato e dei relativi accertamenti gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria del corpo di polizia municipale di Tricase siano affiancati da personale della società AS srl>.

Di fronte ad una così chiara e netta posizione della Procura un Sindaco di media diligenza e capacità cosa farebbe? Revocherebbe il giorno dopo la delibera di affidamento diretto dell’incarico e si scuserebbe per l’accaduto.

Ma si sa, Coppola non è e non si sente fra questi e, in risposta, con deliberazione della sua Giunta n.95 del 15.4.14, si limita a correggere il tiro e a rettificare solo i contenuti della convenzione, a scaricare la responsabilità sui funzionari, ma lungi dal tornare indietro!

 “Pacta sunt servanda”, direbbero i latini!

E tanto accade nonostante sia noto che un Consigliere Comunale non possa fornire servizi e forniture al proprio Comune o essere affidatario di appalti (art.63 TUEL) e, ove ciò accada, è incompatibile a ricoprire la carica.

Ma a Tricase la legge non vale, se è vero come è vero che con le incompatibilità siamo oramai abituati a convivere da anni.

Del resto Antonio Scarcella, capogruppo del PDL in Consiglio Comunale, nei suoi due anni di mandato non ha mai esercitato il suo ruolo di Consigliere di opposizione mediante interrogazioni, mozioni o altre iniziative di sindacato ispettivo.

Insomma aggiungere altro su questa vicenda appare superfluo: aspettiamo, come sempre, fiduciosi che la giustizia faccia il suo corso e che la legalità venga ripristinata.

Ci sia consentito solo di chiedere a Coppola se Tricase merita tutto questo, se merita gli onori delle procure e dei fascicoli giudiziari, se non ritenga più utile per la Città fare un passo indietro e restituire dignità ad una comunità ingiustamente coinvolta in gravi vicende giudiziarie e di “bassa corte”.

Lui direbbe che tristezza, noi aggiungiamo che da 2000 anni, nulla è cambiato: timeo Danaos et dona ferentes.

 

Pubblicata il 30 aprile 2014
Visualizza tutte le news »