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Il macigno del debito fuori bilancio

Dopo un acceso dibattito consiliare, che ancora non è dato “vedere” on-line, ed una ferma presa di posizione da parte delle minoranze, culminata con l’affissione di manifesti murali e la distribuzione di volantini informativi, sembra che il debito fuori bilancio per oltre 200.000 euro, che peserà come un macigno sulle casse dei Cittadini, sia andato nell’oblio.

Vi assicuriamo che così non è e così non sarà, in quanto, almeno noi della minoranza, vogliamo andare sino in fondo alla triste vicenda per l’accertamento delle responsabilità e per dare una ragione al Cittadino che si vede destinatario di un “conto” senza aver “consumato” alcunché!

Intanto, ecco la trascrizione del verbale di Consiglio affinchè il Lettore, senza alcun filtro, possa farsi una sua opinione.

E, per completezza, anche gli atti del giudizio civile in cui -ricordo- il Comune di Tricase e per esso la seconda Amministrazione Coppola, sebbene citato in causa con atto del 5.9.06, ha scelto di non difendersi: citazione e sentenza. 

Personalmente, rimango allibito di fronte a simili asserzioni del Primo Cittadino rese in Consiglio: <l’unica cosa che è stata decisa, e qualunque avvocato avessimo messo, il risultato migliore di questo non poteva essere>, <abbiamo avuto fortuna, mettiamola così>; o sulla stampa: <quando si ha la certezza di essere soccombenti in giudizio, è forse meno oneroso non costituirsi>, <il giudizio è stato perfetto, non è stato riconosciuto alcun ulteriore danno ai ricorrenti>.

 

Ma il Sindaco va oltre e cita sulla sua pagina fb e su un quindicinale locale: <una nota ufficiale del responsabile dell’ufficio tecnico, consultabile presso gli uffici comunali, che ritiene, per quanto di propria competenza, legittime le richieste risarcitorie avanzate dall'impresa>. Di questa nota non vi è traccia nell’istruttoria della delibera consiliare, ma soprattutto solleva diversi interrogativi: quali erano le richieste risarcitorie ritenute legittime, quelle di 400.000 euro dell’atto di citazione o quelle di 200.000 euro e passa cui il Giudice condanna il Comune di Tricase? Di quand’è questa nota e a firma di chi? Dell’epoca dei lavori oggetto di causa e quindi a firma dell’allora capo ufficio tecnico Ingegnere Antonio Coppola? O dell’epoca della chiamata in causa del Comune (settembre 2006) e quindi con Sindaco Antonio Coppola? Ed in ogni caso, se ritenute legittime e se proprio non si potevano scongiurare, perché l’Ingegnere Antonio Coppola o il Sindaco Antonio Coppola non hanno proceduto al pagamento evitando oggi aggravi di interessi e spese legali?      

 

Non conoscendone il contenuto, ho fatto richiesta al Segretario Comunale il quale, molto candidamente, mi ha risposto <trattarsi di una nota esplicativa, assimilabile ad appunti promemorie, fornita dall’Ufficio Tecnico al Sindaco -evidentemente qualche giorno prima del Consiglio- per acquisire ogni elemento utile per affrontare al meglio la discussione….non catalogabile come atto e provvedimento, non è fattibile il rilascio>.

Ecco la mia istanza e la risposta:

 

Ora mi chiedo perché il Sindaco Coppola non ha avuto la stessa solerzia a chiedere conforto all’Ufficio Tecnico e ad attivarsi di conseguenza quando, nel settembre 2006, è pervenuta la chiamata in causa del Comune? O, ancor prima, da Capo dell’Ufficio Tecnico ai tempi dei lavori, ad evitare il futuro contenzioso e/o comunque a trovarvi rimedio?

 

A proposito di sentire la cosa pubblica come se fosse cosa propria…

 

Tricase, 16 ottobre 2012.

Il Capo Gruppo Consiliare di Opposizione

Nunzio Dell’Abate

Pubblicata il 17 ottobre 2012
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