Da tempo che invocavamo a gran voce il Consiglio Comunale nelle forme dell’adunanza aperta, esattamente da quando abbiamo appreso delle due ipotesi progettuali di ANAS sul tratto di S.S. 275 che interessa Tricase, convinti che è nella sede istituzionale deputata che la comunità va informata ed ascoltata in merito ad un’opera così importante.
Avremmo evitato le scriteriate fughe in avanti del Sindaco Chiuri e gli antipatici attriti con i Sindaci del territorio, con cui dapprima ha concordato la soluzione ovest in un incontro tenutosi nella sua stanza dietro sua convocazione e poi l’ha rinnegata per metterla in naftalina sino all’altro giorno, allorchè è stato messo alle strette da una nota della Regione che lo invita a decidere in fretta.
Avremmo volentieri evitato di avere oggi i fari puntati addosso, come se Tricase fosse la bella addormentata che blocca le opere pubbliche e danneggia il territorio, quando invece dovrebbe essere quella che ne determina e in bene le sorti.
Ciò che stiamo leggendo in questi giorni sui giornali, circa un probabile commissariamento o esercizio di poteri sostitutivi nella scelta del tracciato, fa male a Tricase e ad ogni singolo Consigliere, sia esso di maggioranza che di minoranza.
La Città deve uscirsene da questo cul de sac in cui l’ha cacciata Chiuri. Il cerino deve passare in mano ad altri, magari allo stesso governo nazionale che si contraddice di giorno in giorno sulla necessità dell’opera e sulla sua copertura economica. Tricase faccia la sua parte, decida per quanto di sua competenza in modo che non diventi il capo espiatorio dello stallo dell’intero intervento. E lo faccia in tempo debito, prima che la decisione venga avocata dalla Regione o da altre autorità.
Dopo la fase di ascolto e dibattito nella seduta consiliare aperta di venerdì scorso ed una breve di riflessione, il Sindaco si attivi per celebrare un Consiglio deliberativo, possibilmente unanime sulla migliore “strada” per Tricase e per il Capo di Leuca.
Questo sì, ci farebbe riacquistare credito e forza.
L’ultima volta che Tricase si è espressa sulla S.S. 275 è stato il 22.12.16, all’indomani della delibera ANAC e dell’annullamento in autotutela di Anas. Fu una determinazione all’unanimità che si ispirava ai principi della mobilità ecosostenibile e della riduzione di consumo di suolo.
Principi che sembrano essere prevalsi anche tra i cittadini e le associazioni intervenute al dibattito consiliare.
Principi che portano a valutare con più interesse la soluzione a levante, leggermente mitigata rispetto a quella prospettata da ANAS, piuttosto che quella a ponente.
Non fosse altro per l’esistenza già di una arteria strategica, ma ancora incompleta ed insicura.
Basti pensare al vecchio semaforo che funge, capovolto, da illuminazione della rotatoria del cimitero, più volte teatro di gravi incidenti.