CHIURI CHIEDA SCUSA ALLA CITTA' ED ALLA REGIONE
Con una massiccia campagna mediatica, il Sindaco Chiuri aveva preannunziato che il 1° luglio scorso sarebbe partito il servizio di raccolta differenziata della frazione organica del rifiuto e stipulate le convenzioni tra Comune e Consorzi per la vendita delle diverse frazioni del rifiuto (carta, plastica, vetro, metalli ecc).
Le nuove modalità di raccolta e smaltimento avrebbero comportato risparmi sulla Tari e benefici sulla salvaguardia dell’ambiente e sulla qualità della vita.
Invece, dal 1° luglio si è continuato a conferire in modo indifferenziato e nessuna convenzione è stata stipulata per assicurare entrate nelle casse comunali.
Si sono modificati unicamente i giorni settimanali di raccolta dei diversi tipi di rifiuto ed il numero e colore dei contenitori.
Tanto rumore e disagio per nulla!
Sol si pensi alla confusione, per non dire panico, in cui si son ritrovati i cittadini in piena estate, fra informazioni approssimative, ingombranti contenitori e minacce di sanzioni nelle modalità di raccolta.
La colpa, ha riferito urbi et orbi Chiuri, è della Regione (sempre degli altri…) perché non avrebbe indicato gli impianti dove conferire l’organico.
Abbiamo approfondito la questione e scoperto la grossolana bugia.
Con nota del 12.06.18, l’AGER -Agenzia Regionale per i Rifiuti- ha invitato tutti i Comuni interessati a trasmettere entro il mese di giugno i dati previsionali di conferimento dei rifiuti, “pena la mancata individuazione da parte della scrivente Agenzia dell’impianto di trattamento e recupero della frazione organica, in conformità alle disposizioni previste dalla L.R. 24/2012”.
Il Comune di Tricase è rimasto latitante con la conseguenza che non ha avuto assegnato l’impianto di sua competenza.
Ora, il Sindaco dovrebbe quantomeno chiedere scusa ai cittadini ed alla Regione, in altri Paesi per una cosa del genere si va a casa!
Ma se a causa del mancato avvio della raccolta separata dell’umido e della mancata stipula delle convenzioni ci sarà, come molto probabile, un aumento della TARI -già ora insostenibile-, allora Chiuri dovrà mettersi le mani in tasca, magari attingendo dall’indennità di Sindaco che ha provveduto ad aumentarsi all’inizio del suo mandato. Quello, evidentemente, è il genere di atti su cui è preparato e tempestivo.