Il Comune di Tricase è proprietario di diversi terreni, per lo più tenuti in completo stato di abbandono e di degrado.
Proprio a causa della cattiva manutenzione e del disinteresse in cui versano, diventano ricettacolo di rifiuti di ogni genere e, soprattutto nel periodo primaverile-estivo, vere e proprie boscaglie, con gravi ripercussioni sul decoro urbano e sulla sicurezza ambientale.
Sovente sono anche causa di danni a terzi e quindi di azioni risarcitorie a discapito delle casse comunali per gli incendi, che si sviluppano all’interno per poi propagarsi nelle proprietà altrui, e per i sinistri stradali, determinati dalla folta vegetazione che trasborda sulle sedi stradali impendendo la visibilità nella circolazione viaria o peggio costituendo un corpo contundente per motociclisti, ciclisti e pedoni.
La problematica potrebbe essere risolta con la semplice vendita dei terreni comunali inutilizzati, ma ci sarebbe anche un altro modo, forse più socialmente utile, oggetto di nostra proposta all’attenzione del Sindaco: trasformarli in orti sociali.
Gli orti sociali o urbanisono degli appezzamenti di terreno assegnati in comodato dal Comune ai cittadini, singoli o associati, per la loro coltivazione.
Le finalità sono molteplici: fornire prodotti per il consumo familiare in modo sano e a costi accessibili, favorire l’emersione di piccole aziende agricole e la promozione del mercato biologico a km 0, riqualificare aree comunali degradate ed abbandonate, abbattere del tutto i costi derivanti al bilancio comunale dalla loro manutenzione e dalle frequenti azioni risarcitorie di privati.
Ma queste esperienze hanno anche rilevanti risvolti di natura sociale.
Gli orti sociali divengono spesso e spontaneamente delle comunità di quartiere, con una gestione comune e una fervida attività di socializzazione ed animazione (scambio dei prodotti con la organizzazione di mercatini in loco, eventi sportivi e ricreativi, incontri intergenerazionali), ma anche di formazione ed informazione indirizzata alla sicurezza ed all’educazione ambientale.
L’Amministrazione Comunale, da canto suo, dovrebbe implementare e coordinare questo virtuoso processo per far riemergere quegli antichi valori di solidarietà e di comunanza che ci contraddistinguevano nel lavoro e nella cura della nostra terra e nel contempo convincerci delle sue grandi potenzialità promozionali, occupazionali e di benessere.