L’Amministrazione Chiuri ha ritenuto di azzerare il palinsesto estivo di chi l’ha preceduta. E quindi di non acquistare dall’associazione Locomotive la tappa “Alba in jazz” del Locomotive Jazz Festival, che quest’anno si terrà a Castro. Né di assegnare contributi alle associazioni che organizzano il Salento Film Festival ed il Festival Armonia, che di conseguenza sono migrati altrove.
A sua volta l’Amministrazione Coppola fece altrettanto, stoppando eventi (Tricase Comics, Tricase in Tutti i Sensi, Mare Blues sul Caicco, ecc) faticosamente costruiti dai predecessori sul tratto identitario della città e con il coinvolgimento di buona parte della comunità. Eventi che, per ovvie ragioni di radicamento territoriale, non hanno migrato altrove.
Ora, non intendo soffermarmi sulla valenza e sul costo di ogni manifestazione citata. Tantomeno su quanto metterà in scena il Sindaco Chiuri per l’estate tricasina, a latere delle tante lodevoli iniziative di associazioni, comitati festa, attività commerciali e non.
Piuttosto vorrei riaprire la riflessione sulla scelta culturale di acquistare eventi di altri oppure di costruirne uno proprio, che cresca nel tempo e contraddistingua la Città.
Faccio un esempio.
“Alba in jazz”, che la Giunta Coppola acquistava dall’associazione Locomotive spendendo 20/25.000 euro ad edizione, si tenne per la prima volta sulla collina di S.Mauro a Sannicola. A seguito dell’avvicendamento delle amministrazioni in quel Comune e per interessamento della nostra, si spostò a Marina Serra per poi oggi traslocare in quel di Castro. Evento che avrà richiamato spettatori, ma che non riveste alcun tratto identitario e di appartenenza con Tricase, non fosse altro perché soggiace alle dinamiche dell’associazione organizzatrice.
E allora perché non elaborare, scommettere e lavorare su un evento unico che sia e rimanga di Tricase? Che coinvolga l’intera comunità e venga avvertito come risorsa saliente della Città, a prescindere dalle amministrazioni che si succedono? Qualcosa di cui se ne parli tutto l’anno così da promuovere costantemente ed efficacemente il nostro territorio?
Proprio come accade in Comuni vicini, si pensi al “Mercatino del Gusto” di Maglie, alla “Notte Verde” di Castiglione, per non parlare della “Notte della Taranta”. Eventi che crescono ogni anno a dismisura d’occhio e costituiscono ormai una ricchezza in ogni senso per le rispettive comunità che ci credono e ci mettono del proprio. Eventi che il più delle volte danno vita a Fondazioni o altre forme giuridiche in grado di intercettare misure di finanziamento considerevoli, non pesando più sul bilancio comunale.
Riflessioni che aprono il dibattito della cultura intesa come Bene Comune, per recuperare quel senso di appartenenza sbiadito da tempo.