Risale a due amministrazioni fa il finanziamento conseguito per tre stazioni di bike-sharing (biciclette pubbliche a pedalata assistita) e all’agosto 2015 l’integrazione di una quarta, quale miglioria di gara nell’ambito del contratto di gestione dei parcheggi pubblici a pagamento.
Da una settimana il servizio è finalmente operativo per tre di esse, quelle situate in piazza Cappuccini, piazza Marinai d’Italia e lungomare C. Colombo; per l’attivazione di quella in via Pio X occorrerà attendere pochi giorni altri.
Ha fatto bene Il Volantino a darne notizia nell’ultimo numero perché il successo dell’iniziativa dipenderà molto dalla campagna di sensibilizzazione che si dovrà condurre ad ogni livello e dall’inversione delle abitudini di locomozione di noi cittadini.
Una questione di cultura e di educazione in primis, ma anche di credo politico.
Se il modello di città cui vuole ispirarsi è quello della Smart City, Tricase dovrà lavorare assai sul fronte della mobilità eco-sostenibile.
E quindi, per rimanere alle due ruote, incentivare le stazioni di bike-sharing anche nelle frazioni, nelle zone periferiche e a Marina Serra; sviluppare una segnaletica dedicata; prevedere delle piste ciclabili o anche dei percorsi ciclo-turistici attrezzati; ovviare al dissesto del manto stradale.
Il trend è positivo in quanto, grazie al prezioso attivismo di associazioni locali, il mezzo a due ruote sta riscuotendo sempre più proseliti tra grandi e piccini.
Le risorse possono essere attinte dai proventi derivanti dai parcheggi pubblici a pagamento e dalle sanzioni amministrative per le violazioni al codice della strada, oppure intercettando le tante misure di finanziamento previste per questa tipologia di mobilità.
I risvolti non si vedranno solo in termini di miglioramento della qualità della vita ma anche di promozione del territorio e di turismo.
Forse non si troverà la nostra generazione, ma impegniamoci che si trovino i nostri figli.