E’ partita da tempo la storiella del sindaco provato che, dopo sedici anni di duro lavoro, prepara l’uscita di scena.
Il commiato, che si accinge a dare alla Città, è accompagnato dai soliti orpelli verso di sé e da ritorsivi attacchi nei confronti di chi non sta dalla sua parte.
Eh sì, il sindaco Coppola lamenta di essere stato destinatario di denunce a vari livelli. Ma omette di raccontare di aver mantenuto indebitamente e a danno delle casse pubbliche, per tre lustri, il posto di dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Tricase esercitando al contempo la libera professione di ingegnere nell’ambito del territorio comunale in violazione delle più elementari leggi e regolamenti che regolano la materia, in uno stato di gravissima incompatibilità e conflitto di interessi.
E quando nel corso di un Consiglio comunale con garbo glielo facemmo notare, con la solita arroganza che lo contraddistingue ci rispose di rivolgerci agli enti preposti al controllo.
Lo abbiamo preso in parola ed abbiamo interessato l’Ispettorato per la Funzione Pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il quale, sulla base di una capillare indagine del Nucleo Speciale Pubblica Amministrazione della Guardia di Finanza di Roma per ora limitata a un quadriennio, ha contestato al sindaco/dipendente comunale/ingegnere libero professionista tale violazione e quantificato in oltre un milione di euro la sanzione amministrativa. Nel contempo, il medesimo Ispettorato ha denunciato il tutto alla Procura della Corte dei Conti.
E già! Perché il mancato versamento nel bilancio comunale dei compensi per prestazioni libero professionali, espletate illegittimamente dai dipendenti pubblici, costituisce danno erariale, oltre a comportare il licenziamento in tronco.
In pratica, quell’ingente danaro dovrà essere riversato nelle casse comunali a beneficio della Comunità!
Nel frattempo, raggiunto l’agognato obiettivo del pensionamento da pubblico impiegato, il dipendente ci anticipa il suo pensionamento politico, non senza aver lanciato strali nei confronti di chi in questi anni ha avuto il coraggio di denunciare il “sistema coppola”.
Il Sindaco non perde occasione, anche sulle colonne del quindicinale “Il Gallo”, per dichiarare che le irresponsabili segnalazioni della minoranza siano infondate e siano finora sempre state archiviate.
Ogni suo atto contrario all’interesse pubblico è stato da noi discusso dapprima a livello comunale e politico e solo successivamente essere rimasti inascoltati, se non addirittura denigrati, fatto oggetto di esposto alle Autorità competenti.
Grazie a questa virtuosa opera di moralizzazione dell’azione amministrativa sono state accertate gravi irregolarità nella gestione dell’apparato comunale, adottate le sanzioni di legge a carico dei responsabili con le prime condanne a pagare di tasca propria i danni arrecati alla Comunità.
E’ lungo l’elenco e si rischia di dimenticare qualcosa.
Il TAR di Lecce ha fermato Coppola quando, con una scellerata delibera di Giunta, aveva affidato direttamente a terzi l’incarico di consulenza per il PUG determinandone addirittura il compenso in €.40.000+iva. Mentre per quanto concerne i 12.000 euro di spese legali anticipate dalle casse comunali, ci ha pensato il Collegio dei Revisori a denunciare il danno erariale alla Procura della Corte dei Conti che recentemente ha voluto conoscere le generalità di sindaco e assessori che adottarono la delibera di incarico.
Inoltre, sempre il TAR ha annullato ben due delibere di Consiglio, entrambe illegittime, ma volute ad ogni costo dal Sindaco per l’esercizio associato delle funzioni con il Comune di Tiggiano. Anche qui pesante condanna alle spese legali e prossima conseguente segnalazione alla Procura contabile.
Ancora, sindaco assessori e due funzionari -in questo caso non su nostra iniziativa- sono attualmente indagati per abuso d’ufficio e altri reati nell’ambito di una inchiesta per occupazione di suolo pubblico.
Vi è di più. Lo scorso anno, un funzionario comunale è stato condannato dalla Corte dei Conti, per l’anomala gestione di un affare legale dell’ente, a rimborsare alle casse comunali circa 8.000 euro.
Lo stesso funzionario, graziato in un primo momento da un provvedimento del Sindaco di “abbuono” retroattivo, bloccato poi dai Revisori dei Conti, sta restituendo con rateizzazione mensile circa €.25.000 per indennità incassate ma non dovute.
Si attende a giorni a Bari il verdetto della Corte dei Conti, nei confronti di sindaco assessori e del medesimo funzionario, sull’illegittimo affidamento delle pratiche da insidie stradali che vide l’interessamento persino del Procuratore della Repubblica Cataldo Motta e che dovrebbe portare nelle casse comunali alcune migliaia di euro. Incarico -i Lettori ricorderanno- conferito, direttamente con delibera di Giunta e quindi senza gara, alla società A.S. srl il cui socio unico e proprietario quindi dell’intero pacchetto di quote sociali risultava essere un consigliere di minoranza in carica.
Mentre è ancora in fase di istruttoria, innanzi al vice Procuratore Regionale della Corte dei Conti, lo scandaloso debito fuori bilancio di oltre 200.000 euro derivante da un giudizio in cui il Comune con grave negligenza non si è difeso, disinteressandosene del tutto.
All’attenzione della Procura contabile vi sono poi altri due esposti a firma dei Revisori: quello sul piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani dello scorso anno e quello sulla nomina dei componenti esterni nel concorso della polizia locale.
Ancora -ma si potrebbe continuare- la Corte dei Conti con apposite deliberazioni ha acceso un faro sui rendiconti degli anni 2012 e 2013, evidenziando forti criticità che vanno dai flussi di cassa ai debiti fuori bilancio, dai servizi conto terzi alla spesa del personale, nonché considerato deficitario il sistema dei controlli interni nell’anno 2014 ai fini del rispetto delle regole contabili e dell’equilibrio di bilancio.
Ebbene, un sentimento di vergogna ci ha assalito, da cittadini di Tricase impegnati nella vita politica, quando dalla relazione del Procuratore Generale presso la Corte dei Conti, all’inaugurazione del corrente anno giudiziario, abbiamo appreso che Tricase risulta il comune maggiormente menzionato dall’alto Magistrato quale esempio di sprechi e danni erariali.
Altro che archiviazioni!!!
Stia sereno Antonio, finché non sarà recuperato l’ultimo euro, non La lasceremo andare…