Finalmente la grottesca vicenda dell’ex Colonia Scarciglia approda in Commissione e mi auguro che, dopo la fase istruttoria, approdi presto in Consiglio per rimarcare l’impegno dell’Ente a sbrogliare la matassa e a restituire al tacco d’Italia un patrimonio storico di inestimabile pregio, simbolo dell’innato spirito di ospitalità che ha sempre albergato nel popolo salentino, sol che si pensi al suo impiego di centro di accoglienza dei profughi provenienti dai campi di concentramento negli anni ‘43/46.
Ma anche un immobile che, per la sua posizione e per il suo fascino, potrebbe essere un volano di rilancio del turismo sostenibile per tutto il Capo di Leuca.
Invece si ritrova a essere un ammasso di lamiere arrugginite incastonato nella punta Meliso nel più classico dei casi “all’italiana”, figlia di una miope burocrazia e di una mancanza di amor proprio.
Da una parte la Provincia che rivendica il bene per averlo acquistato dal Demanio o, in subordine, per poterlo comunque acquisire a titolo gratuito in virtù della recente normativa finalizzata al trasferimento agli enti territoriali dei beni immobili di proprietà dello Stato.
Dall’altra, l’Agenzia del Demanio che ritiene risolta la vendita perché la Provincia sarebbe stata inadempiente nella condizione contrattuale di destinazione dell’immobile “alla promozione del turismo ed alla diffusione, nel campo nautico, delle attività sportive, ricreative e di istruzione…” ed in quella del termine triennale per la realizzazione del progetto e richiede all’Ente di Palazzo dei Celestini 700.000 euro, importo pari al 50% del prezzo di vendita che venne ridotto alla metà proprio in ragione di quell’impegno di destinazione temporale. Agenzia del Demanio che non intende accogliere neppure la richiesta di trasferimento a titolo gratuito in forza della richiamata normativa “considerato che il bene in questione non è di proprietà dello Stato, in quanto ne è proprietaria la Provincia in forza di un contratto”.
Insomma una questione di vera lana caprina…
L’impegno da parte mia, rappresentante provinciale del Capo di Leuca, ma sono convinto dell’intera Commissione e del Presidente Gabellone in persona, non mancherà affinchè prevalga il buon senso da parte di tutti i soggetti coinvolti. Ma ora al lavoro.