Il pubblico dibattito, tenutosi presso l’Oratorio Parrocchiale di Tutino su iniziativa dell’Associazione “La Culonna”, ha messo in risalto i desiderata di una comunità attiva e solidale ed è stato un momento di proficua riflessione per i partecipanti, me compreso.
Una fra le primarie esigenze avvertite è quella del rifacimento di piazza Castello con la pavimentazione a basoli e l’eliminazione della palistica dell’Enel.
Sarebbe un ottimo intervento, specie se fosse accompagnato da un percorso pedonale lungo tutto il perimetro del fossato del castello, previo consenso del proprietario del terreno -attualmente delimitato da un muro- ove termina il piazzale.
Ma, a ben pensare, Tutino non ha un luogo inibito alla circolazione viaria, che possa costituire momento di aggregazione e intrattenimento per giovani e meno giovani. Una piazza vera e propria, intendo, dedita al vissuto quotidiano e vetrina promozionale del rione e del castello, nell’attesa che anche quest’ultimo prima o poi abbia la consona fruizione.
Limitando l’intervento al basolato, si rischia che il piazzale continui a essere destinato ad area a parcheggio.
Invece sarebbe opportuno circoscriverlo con fioriere o altre essenze arboree in vaso e con panchine e riempirlo con qualche struttura in legno o in altro grazioso manufatto da adibire alle più varie e tipiche attività enogastronomiche, artigianali, ludiche per bambini, musicali e d’intrattenimento contenuto, aperte sino a sera tardi, magari anche con la collaborazione e l’inventiva dell’esercizio commerciale già presente.
Sarebbe un bel colpo d’occhio con la facciata del castello alle spalle e un gioco di luci dedicato che ne metta in risalto i particolari.
Se poi si riuscisse anche a far rivivere il Castello, attraverso anche solo il semplice utilizzo di alcune stanze e dei giardini interni, sarebbe il massimo.
Basta crederci e attivarci tutti insieme.