Sei milioni e mezzo di euro incassati dalla Provincia con gli autovelox nel solo 2015. Senza contare lo spaventoso contenzioso originato dalle contestazioni degli automobilisti.
Ma le strade provinciali restano sempre più inesorabilmente pericolose e sporche.
Sintomatica la Provinciale 336 Maglie-Santa Cesarea dove due strumenti di rilevazione della velocità, in un senso e nell’altro di marcia, colpiscono pesantemente, anche per pochi chilometri orari di differenza, salentini e turisti. Gli stessi salentini e turisti che, per tutte e quattro le stagioni dell’anno, debbono poi assistere allo scenario indecoroso che si presenta ai loro occhi lungo lo stresso tratto viario dove operano i marchingegni.
E’ ora che il Presidente Gabellone non sgrani gli occhi solo per gli strabilianti incassi, ma anche per il pessimo impatto ambientale che incide negativamente sull’appeal turistico del nostro territorio, e ancor prima per la sicurezza della circolazione che non è garantita unicamente dal controllo della velocità ma anche dalla conformazione della sede viaria, dalla segnaletica e manutenzione.