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GABELLONE SI FERMA A RIVALUTARE

Il Presidente Gabellone, con il bando di Palazzo Comi, ha veramente “fatto filotto” riuscendo a scomodare Ministero, Regione, Soprintendenza, Comune, Associazioni e tutta la stampa e tv, anche di caratura nazionale.
Neppure il tempo di protocollare l’interrogazione che, nelle more dell’odierna seduta consiliare, è giunta anche la nota del MIBACT Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali che denunzia <il grave rischio cui potrebbe essere esposto il patrimonio bibliografico e archivistico nel caso in cui Palazzo Comi e l’annessa biblioteca passassero ad una istituzione privata…in quanto il bando lascia totale discrezione sulla futura gestione dello stesso> e richiama la recente normativa della L.125/15 che <prevede il versamento agli archivi di Stato dei documenti degli archivi storici delle province e l’eventuale trasferimento al Ministero degli immobili demaniali proprietà delle province e adibiti a sede di deposito degli archivi medesimi>.
Ad ogni buon conto, la risposta data oggi all’interrogazione lascia ben sperare perché il Presidente ha ammesso che occorre rivalutare il tutto e ha promesso di riferire ogni decisione in seno alla conferenza dei capigruppo, prima di proseguire oltre nella procedura di gara.
Finalmente il buon senso è prevalso.
Lo abbiamo comunque esortato a notiziare di tanto sia gli enti ministeriali che il Comune di Tricase e il Comitato pro-Palazzo Comi per evitare che nel frattempo gli stessi, come preannunziato, non intraprendano altre strade. 
Infine, va rimarcato il ruolo fondamentale svolto nella vicenda dal Comitato, fulgido esempio di attivismo dal basso per la tutela del bene comune. 

Pubblicata il 21 dicembre 2015
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