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BILANCIO AMARO (pubblicato su Il Volantino)

Lo scorso anno il bilancio di previsione fu approvato al fotofinish con gli strali dei Revisori dei Conti, quest’anno oltre ogni limite di legge con diffida del Prefetto al seguito e ampie riserve sollevate dal Collegio di garanzia.
Qualcuno ha gridato alla vittoria, per noi denota evidente mancanza di programmazione e grave confusione amministrativa.
Sui contenuti poi, niente affatto condivisi con le minoranze, le censure si sprecano. Aumento della tassazione, irrazionalità della spesa e ammanco di somme caratterizzano il bilancio di quest’anno.
Diamo qualche cifra.
La sommatoria delle aliquote IMU e TASI sfiora quella massima consentita.
La TARI -la tassa sui rifiuti- è aumentata ancora per un costo del servizio lievitato a 3.000.000 di euro, sebbene i Revisori -su nostro esposto- abbiano confermato che l’Amministrazione fa pagare al cittadino prestazioni che nulla hanno a che vedere con il servizio “della spazzatura” vero e proprio e che dovrebbero trovare copertura diversamente nel bilancio comunale.
In definitiva si prevedono entrate tributarie per 10 milioni di euro. Diminuiscono i proventi derivanti dalle concessioni edilizie, segno evidente che il settore è in stallo.
Aumentano le spese correnti giunte a 10.500.000 di euro.
Da tempo lamentiamo che bisogna invertire la rotta sul fronte spesa, ma niente da fare. Aumenta tutto, dalle utenze (luce, acqua, telefono e riscaldamento di uffici e immobili comunali) €.320.000, al contenzioso che passa dai 240.000 euro del 2014 ai 355.000 di quest’anno, salvo ulteriori conguagli a dicembre. Dalle spese postali che lievitano dalle €.30.000 del 2014 alle €.50.000 -eppure ormai tutto viaggia via web!-, alle consulenze esterne €.60.000 ed alle manifestazioni €.70.000.
Eppure, a seguito del repulisti di debiti e crediti di decenni a questa parte -operazione contabile prescritta dalla attuale normativa-, si è conseguito un avanzo di €.848.000 che ben poteva consentire, come da noi auspicato, un contenimento della tassazione,ma così non è stato, anzi!
Resta infine la sensazione che, anche da questo bilancio, non si percepisca quale sia il progetto per la Città, quale l’idea vincente per smuovere economia e occupazione;  di contro tanta frammentazione di impegni di spesa senza un filo strategico.    

Pubblicata il 03 ottobre 2015
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