Venerdì scorso si è finalmente tenuta in Provincia la seduta della seconda Commissione consiliare.
Ho chiesto che il bando venisse annullato in toto oppure che fosse stralciato Palazzo Comi e riaperti i termini per eventuali soggetti interessati alla gestione del circolo cittadino di Lecce, in modo da ripristinare la par condicio -ed evitare possibili contenziosi- rispetto a coloro che non vi hanno partecipato per la presenza dell’immobile di Lucugnano. L’art. 9 del disciplinare di gara lascia ampia discrezionalità in tale direzione all’ente provinciale.
Oppure che si soprasseddesse allo stato dal dar corso ulteriore alla procedura. Difatti é pur vero che il 25 scorso è scaduto il termine per le offerte progettuali, ma prima di procedere all’apertura delle buste e alla selezione dei concorrenti è necessaria la determina dirigenziale per la nomina della commissione e per gli altri incombenti amministrativi. Ormai è prossima l’adozione della legge regionale e dei decreti attuativi del Presidente Emiliano che regoleranno, secondo il dettato della Legge Delrio, funzioni, competenze, personale e risorse delle Province. E quindi si conoscerà presto anche la sorte del patrimonio provinciale. Tanto vale che il Presidente Gabellone attenda le disposizioni regionali, prima di assumere decisioni drastiche che segnano per un trentennio le sorti dello storico immobile.
Se poi Gabellone vuole insistere sulla sua strada, allora che si lavori su un bando di concessione per il solo Palazzo Comi ma aperto a enti pubblici e associazioni, oltre che a imprese. Considerato l’interesse che si è sollevato in questi giorni intorno al palazzo del poeta e la sostenibilità economica di una sua gestione -con l’esclusione dell’impegnativo circolo cittadino leccese-, sarà agevole trovare una soluzione gestionale adeguata e garantista per tutti. E in questo il Comune di Tricase, unitamente agli altri Comuni del basso Salento, può costituire direttamente o indirettamente un ottimo collante fra Comitato, associazioni socio-culturali e forze imprenditoriali del territorio.
In ogni caso è opportuno condividere tutti assieme un’idea progettuale forte e fattibile, a cui il Presidente Gabellone, nel caso persista nell’andare avanti, non possa dire di no.
A tal proposito, ritengo sommessamente di difficile attuazione le proposte formulate dal Sindaco di Tricase.
Quella dell’acquisto per ragioni di sostenibilità economico-finanziaria, come espressomi anche dal Responsabile dei Servizi Finanziari di Tricase, oltre che di opportunità avendo il Comune in proprietà già un considerevole patrimonio immobiliare da valorizzare e quindi da mantenere, al netto dell’eventualità che, in fase di riordino delle funzioni, quelle culturali e quindi il relativo patrimonio passino proprio ai Comuni.
Quella della permuta per ragioni giuridiche, in quanto la Legge 23/1996 obbliga già i Comuni a mettere a disposizione della Provincia a titolo gratuito edifici con destinazione scolastica e quindi non ci sarebbe alcun vantaggio per l’Ente provinciale permutare Palazzo Comi con un edificio comunale adibito a sede scolastica.
Intanto, la Commissione si è aggiornata a martedì prossimo ore 11 anche per ascoltare il parere del dirigente provinciale competente e dell’Avvocatura dello Stato, nonché per invitare il Sindaco di Tricase.
Tengo a precisare che non vi è stata chiusura da parte degli altri componenti, anzi la voglia di approfondire e valutare. Speriamo bene.