Un mio intervento su "Il Volantino" di questa settimana:
Il pezzo “Comune Capo di Leuca”, pubblicato sull’ultimo numero di questo settimanale, offre interessanti spunti.
Non vi è dubbio che il nuovo Ente Provincia, al di là delle sue funzioni specifiche tra quelle assegnate dalla Legge Delrio e quelle che gli verranno attribuite dalla Regione, ha la grossa responsabilità di svolgere un fondamentale ruolo di coordinamento e pianificazione. Dovrà, in soldoni, prendere per mano le singole Amministrazioni Comunali, prestare loro la necessaria assistenza tecnico-amministrativa, soprattutto nella unificazione di servizi, obiettivi e reperimento di risorse, e disegnare una strategia territoriale più innovativa e accattivante.
Auguriamoci che, il giorno che si assisterà all’estrema unzione dell’ente Provincia, il più sia stato fatto. Diversamente, toccherà ai grandi centri sostituirsi in questo ruolo di pigmalione. E non sarà facile, vista la spinta autonomistica dei nostri Comuni che vedono addirittura le frazioni smarcarsi da essi.
Ancora più dura sarà per Tricase con l’intero Capo di Leuca, specie se passerà la norma che sopprime i Comuni con meno di 15.000 abitanti.
Tricase, che a tutt’oggi naviga a vista, saprà imprimere un’idea di sviluppo a tutto il sud salento? Accetterà di svecchiare e di aprirsi al territorio circostante? Muterà la sua cultura conservatrice? Oserà regolamentare e tipizzare la sua urbanistica e in particolare le sue marine? A pensare in grande e a offrire una visione integrata del basso salento? E soprattutto riuscirà a proiettarsi come centro nevralgico del prodotto sud salento, quando Comuni ben più piccoli hanno in termini di servizi, arredo urbano e marittimo, ricettività e occupazione ben altri numeri?
Il dibattito è appena aperto.