Il Collegio dei Revisori dei Conti ha ravvisato, nell’operato dell’Amministrazione, l’ennesima “fattispecie di competenza della Corte dei Conti” ed ha rimesso gli atti alla Procura.
Ecco la nota di trasmissione:
http://www.nunziodellabate.it/pdf/trasmissione_alla_Corte_dei_Conti.pdf
E’ incommensurabile la negligenza, meglio la strafottenza, con cui questa Amministrazione gestisce la cosa pubblica e sperpera il danaro della comunità. Ma anche le precedenti Amministrazioni targate Coppola non sono state da meno; stiamo ancora pagando il noto debito fuori bilancio di €.200.000 proveniente da un giudizio di cui Coppola si è letteralmente infischiato, nonostante tutte le buone ragioni per difendersi.
E nella vicenda di questi giorni la musica non è cambiata, anzi…
Con ricorso per decreto ingiuntivo, una ditta ingiungeva al Comune di pagare la somma di €.25.000, oltre interessi e oneri legali, per presunti lavori effettuati.
Con diverse note -ecco il link per leggerle-,
http://www.nunziodellabate.it/pdf/note_responsabili_servizio.pdf
i Responsabili del Servizio attestavano l’inesistenza della determina a contrarre e del conseguente impegno di spesa, ignorando financo la tipologia e l’effettiva esecuzione dei lavori reclamati, e consigliavano di proporre opposizione al decreto ingiuntivo.
Stranamente il Comune rimaneva inerte ed il decreto ingiuntivo diveniva esecutivo.
Ma vi è di più! Nonostante la richiesta di chiarimenti rivolta al Sindaco dal Collegio dei Revisori, interessato dallo scrivente -ecco il link per leggerla-,
http://www.nunziodellabate.it/pdf/richiesta_chiarimenti_collegio_revisori.pdf
l’Amministrazione continuava ad infischiarsene e la ditta prima notificava ben due atti di precetto e poi pignorava la tesoreria del Comune, da cui il Giudice ordinava il prelievo della somma di €.37.000, a tanto lievitata per le spese legali.
Sempre più inquietanti gli interrogativi...
Perché l’Amministrazione non si è difesa in giudizio, pur sussistendo tutti i facili presupposti per farlo?
Perché ha continuato ad ignorare il debito, ormai consolidatosi giudizialmente, e si è fatto notificare l’atto di precetto e financo pignorare le somme presso la tesoreria con un inutile aggravio di spese?
Se avessero fatto causa personalmente all’Ing.Coppola, se ne sarebbe ugualmente infischiato?
Siamo veramente stanchi di assistere ad una continua ed inutile emorragia di danaro pubblico e ci auguriamo che la giustizia contabile faccia il suo corso.
Abbiamo perso il Tribunale ordinario, ma se continuiamo di questo passo non ci penseranno due volte ad ubicare a Tricase una sezione distaccata della Corte dei Conti…