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SI AFFIDI DIRETTAMENTE … E COSI’ SIA!

Coppola & C. hanno voluto a tutti i costi innalzare, sino al massimo consentito, la soglia entro la quale il funzionario comunale può affidare direttamente servizi e forniture.

Da oggi per importi inferiori ad €.40.000 non c’è più bisogno di procedura comparativa: se ne può prendere uno a discrezione, senza obbligo di confronto con altri; si decide insindacabilmente per quel tecnico o per quella ditta, senza necessità di operare una scelta in termini di bravura ed economicità fra i più!

Fino a ieri il tetto era 20.000 euro!

Si son difesi richiamando la legge 12.7.11 n.106 che ha elevato il limite entro cui l’Ente può procedere all’affidamento diretto.  

Ma la normativa lascia al Comune la facoltà, non lo obbliga!

L’Ente, entro quel margine, può autoregolamentarsi a seconda del suo “intendere politico”…

E deve aver “inteso” diversamente dal resto dei suoi colleghi di  maggioranza il Consigliere Antonio Ardito che, al momento della votazione, sia in Commissione che in Consiglio, ha preferito allontanarsi per non votare tale nefasta modifica.

Magari avessero fatto altrettanto tutti i suoi Colleghi di maggioranza!

Ora gli interrogativi fioccano a iosa.

Come mai il Commissario Prefettizio, insediatosi al Comune di Tricase contestualmente all’entrata in vigore della richiamata normativa, non ha “inteso” per tutto il suo mandato modificare alcunché?

In un momento storico in cui meritocrazia, competitività ed economicità dovrebbero costituire il criterio selettivo, perché “nominare” piuttosto che “eleggere”, a seguito di un leale e trasparente confronto, quel professionista o ditta?

In un mercato del lavoro sempre più saturo, ove il malcontento cresce a dismisura e dove, soprattutto fra i giovani, si avverte la voglia irrefrenabile di dimostrare capacità e convenienza, perché chiudere le porte alla speranza?

Pubblicata il 24 marzo 2014
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