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PIRP O FLOP?

Lettera a "Il Volantino":
Caro Direttore, riprendo la vivace discussione sulla sistemazione della Zona 167 esattamente dal punto in cui l’hai lasciata Tu: la petizione protocollata in Comune il 10.4.13 con cui una sessantina di residenti contestavano i lavori in corso e ne chiedevano la sospensione.

Come gruppo consiliare di minoranza, nel corso del Consiglio Comunale del 22.4.13, con apposita interrogazione, chiedemmo se l’Amministrazione avesse intenzione di valutare la forte critica alla nuova sistemazione viaria ed in particolare alla chiusura del prolungamento di via A.Moro. Inoltre, se e quando avessero avuto inizio le altre opere previste nel P.I.R.P. (piazza-anfiteatro, edilizia residenziale sperimentale, locali commerciali, sala polivalente, biblioteca, laboratori, aree a verde attrezzate, parcheggio seminterrato, ecc).  

Rispose il Sindaco: l’idea progettuale del P.I.R.P. presupponeva la chiusura della strada in quanto l’intero quartiere doveva essere rivitalizzato all’interno con edifici, attrezzature e servizi; purtroppo quelle opere non saranno più realizzate e quindi gli obiettivi originari non potranno essere più raggiunti. Concludeva: si portino a completamento i lavori così come sono, si paghino le maestranze e poi si aprirà la discussione, <se la città riterrà che la soluzione è meglio che rimanga questa, rimarrà questa. In caso contrario la via si potrà aprire. Si tratta di spendere 5.000 euro, non è questione di costo>.

Ecco la trascrizione integrale:

http://www.nunziodellabate.it/pdf/interrogazione_pirp%20prima.pdf

Lo abbiamo preso in parola ed una volta terminati i lavori siamo tornati alla carica, esattamente nella seduta consiliare del 3 ottobre scorso.

Stavolta è l’Assessore ai lavori pubblici a rispondere, ma la musica è cambiata. Una lunga cronistoria su genesi e finalità del P.I.R.P. e poi la doccia fredda: <si è tolta questa strada (prolungamento di via A.Moro) che tendeva a dividere il quartiere e si sono fatte le strade (gli innesti di via Vespasiano e via Costantino) che hanno ridotto l’isolamento. L’eliminazione del prolungato di via A.Moro ha di fatto prodotto una protezione, una utilizzabilità e percezione degli spazi che prima era inimmaginabile. Il progetto è quello, e così rimane>. E poi la chiosa finale che ci ha fatto dubitare che stessimo parlando della ‘167 di Tricase: <definirlo zona 167 appare alquanto riduttivo. Io credo che a Tricase una zona così bella ancora non c’è>.

La nostra replica è stata concisa: <il progetto PIRP, che poteva avere una valenza nel suo respiro amplissimo, si è sgonfiato per la mancanza di tutte quelle opere che forse avrebbero potuto dare un senso alla chiusura di quella strada. Oggi bisogna cambiare in corsa>.   

Ecco il testo integrale:

http://www.nunziodellabate.it/pdf/trascrizione_interrogazione_pirp.pdf

Sipotrebbe iniziare con la riapertura del prolungamento di via A.Moro oltre via G.Cesare sino a ricongiungerlo con la circonvallazione di via Lecce. Un ingresso a sud della città attraverso la ‘167 potrebbe essere di incentivo ad insediamenti produttivi (distributore di benzina, bar, ecc.) con una migliore integrazione e vivibilità di tutta la zona. Ma questo è il nostro personale pensiero che non può prescindere da un sano confronto collettivo.

Intanto i residenti, oltre al problema della viabilità esterna, lamentano quello della circolazione interna al quartiere per via del dedalo di cordoli che si incontrano e delle poco fruibili stradine di collegamento. Ma lamentano anche il degrado degli spazi pubblici, la vegetazione folta, i rifiuti abbandonati nelle aiuole, la scarsa illuminazione e l’assenza di protezione alle aree gioco per bambini.

Mi sa tanto, Direttore, che ci sarà un’altra puntata.

Tricase, 24 ottobre ’13

Il Capo Gruppo di Opposizione

Nunzio Dell’Abate

 

Pubblicata il 27 ottobre 2013
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