Quando il 21 gennaio del 2010, da Assessore alla Cultura, mi resi promotore della delibera n.31, avente per oggetto: “Edificio comunale via Micetti - Determinazioni in ordine al suo utilizzo quale sede di Biblioteca - Archivi Comunali”, sapevo di averla fatta grossa. Bisognava trovare le risorse per i necessari interventi strutturali, traslocare la sezione di scuola materna ivi ospitata e, non da poco, vincere la ritrosia di una buona parte della mia maggioranza. Ma la volontà di trovare una sede definitiva e di proprietà comunale per la Biblioteca era troppo forte, considerata l’inidoneità sotto l’aspetto igienico, logistico e funzionale dei locali di via Toma ed il risparmio dei costi di affitto che ne derivava.
Ma perché proprio l’immobile comunale di via Micetti, conosciuto come “Palazzo Resci”? Perché -ritenevo- ha tutte le caratteristiche architettoniche di pregio ed è situato nel centro della città a confine con l’ACAIT. E’ ben strutturato: un piano seminterrato da destinare a sede degli Archivi comunali, uno rialzato per la Biblioteca e un primo piano per il Laboratorio Urbano Giovanile; un’area esterna, quella immediatamente attigua da adibire in parte a parcheggio ed in parte a luogo di lettura e/o di incontri culturali nei periodi di bella stagione, quella più in fondo -l’ex campetto di pallacanestro per intenderci- da collocarvi il Teatrotenda che divenga nel tempo, grazie alla gestione dell’Associazione DueLune, un importante contenitore di aggregazione socio-culturale per l’intera Città.
Ma vi era un’altra ragione, il Palazzo Resci ospitava solo 16 bambini di scuola materna, risultando quindi fortemente sottoutilizzato .
Bene, ma i soldi?
Dal 2001 risultavano fermi dei fondi “P.R.U.S.S.T. Turismo nel Salento” per €.264.000, con immani peripezie riuscimmo a destinarli per la riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’immobile di via Micetti (delibera G.M. n.200 del 26/08/2010).
In quel periodo era inoltre bloccato il finanziamento “Telestreet Laboratorio Urbano Bollenti Spiriti” che prevedeva la realizzazione di un L.U.G. -laboratorio urbano giovanile- mediante la riqualificazione di due immobili degradati di proprietà IACP nella zona 167. Detti appartamenti risultavano occupati abusivamente e si stava rischiando, da un momento all’altro, di vedersi revocato il finanziamento. Così, pur tirandosi addosso gli strali dell’allora opposizione -attuale maggioranza-, con delibera n.297 del 17.12.2010 si decise di collocare il L.U.G. al piano primo dell’immobile di via Micetti e quindi di sfruttare le somme finanziate per terminare i lavori dell’intero palazzo.
Giusto un mese fa, finalmente, il trasferimento della Biblioteca nella nuova e prestigiosa sede, una gioia immensa per tutti.
Quando anche l’ACAIT avrà una sua destinazione, sarebbe bello vederla congiungersi con Palazzo Resci, abbattendo il muro che la divide.
Guai a non inseguire i sogni!