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+Partecipazione nel procedimento di trasformazione della Scuola Materna Tommaso Caputo...

Riteniamo che ci debba essere la massima partecipazione nel procedimento di trasformazione della Scuola Materna Tommaso Caputo, di certo un'istituzione storica per la Città di Tricase.
Questo il motivo per cui abbiamo presentato la seguente interrogazione che verrà discussa nel Consiglio Comunale di martedì prossimo ore 08.30.

Alla C.A. del Sig. Sindaco
Ing. Antonio Coppola
Sede Municipale
Tricase

E, p.c.,
Alla C.A. del Sig.
Presidente del Consiglio
Sig.Rocco Indino
Sede Municipale
Tricase

Oggetto: interrogazione ex art. 46 del Regolamento C.C., con richiesta di risposta nella prossima seduta consiliare ai sensi del terzo comma del predetto articolo, avente ad oggetto: “La trasformazione della Scuola Materna Tommaso Caputo da IPAB a Fondazione di Partecipazione”.
I sottoscritti Consiglieri Comunali,
premesso che
1)con nota del 23.06.12 -posta in entrata 2.7.12, protocollo n.0010666 del 5.7.12-, il Commissario Straordinario della Scuola Materna Tommaso Caputo Dr. Luigi Lecci adottava l’Atto Costitutivo e lo Statuto della istituenda Fondazione e chiedeva all’Amministrazione Comunale di esprimere il prescritto parere entro il termine di trenta giorni;
2)con nota prot.n.12383 del 3.8.12 -quindi oltre il termine previsto-il Sindaco suggeriva tre modifiche relative agli artt. 13, 16 e 23. Con la prima, rimarcava la discrasia tra istituzione di diritto privato e la nomina pubblica dei componenti del CdA, con ciò calpestando di fatto il dettato dell’art.1 comma 1-bis della Lg.241/90. Con la seconda chiedeva inspiegabilmente che il Presidente fosse scelto tra i rappresentanti dei soci. Con la terza chiedeva l’abrogazione di una norma -perché- da lui non compresa;
3)in data 24.08.12, in Bari, si teneva un incontro nel quale la Dr.ssa A.M. Candela, per la Regione Puglia, recepiva l’intenzione di “rendere relativamente più importante il ruolo dei vecchi soci” ed in ragione di ciò elaborava una nuova proposta di Statuto;
4)con nota del 28.08.12, la Dr.ssa A.M. Candela rimetteva nuova bozza dello Statuto della costituenda Fondazione, così come rielaborata dalla struttura regionale con l’ausilio dell’Avv.Gianni Rotondi, e chiedeva all’Amministrazione Comunale di esprimere eventuali osservazioni “che tuttavia non ne pregiudichino la ragionevolezza”;  
5)con nota del 25.10.12 prot.n.0016836, il Sindaco di Tricase allegava un parere legale, sfornito di delibera e di determina di incarico, a sostegno delle proposte di emendamento;
6)il parere legale, in ragione di una “continuità dell’opera svolta dall’ex IPAB che si dovrà perpetuare, quindi anche mediante la partecipazione dei soggetti ad essa associati all’interno del nuovo soggetto giuridico costituendo”, conclude perché siano annoverati “tra i soci semplici della costituenda Fondazione tutti coloro che rinvengono dalla compagine associativa dell’IPAB”; suggerisce per la composizione del CdA “la previsione di un Collegio composto da un numero dispari di consiglieri e con una prevalenza al suo interno delle rappresentatività dell’Assemblea dei Soci e del Comune”, per garantire “la più efficiente governabilità della Fondazione e al contempo la minore incidenza del potere decisionale di quelle parti, quali appunto l’Assemblea dei genitori e la Giunta Regionale, caratterizzate l’una da un’intrinseca transitorietà e continua mutabilità partecipativa, l’altra da una marcata caratterizzazione politica”; propone di emendare la composizione del CdA per la “la valorizzazione della componente gestionale riferibile ai soggetti stabilmente inseriti nella compagine associativa (Comune ed Assemblea dei Soci) e maggiormente interessati alla continuità ed effettività del raggiungimento degli scopi della Fondazione”; sostiene l’opportunità di eliminare la norma transitoria per garantire il privilegio di coloro che “in quanto provenienti dalla ex IPAB hanno fattivamente contribuito alla meritoria attività perseguita dalla costituenda Fondazione”;
7)con nota del 27.10.12 -posta in entrata 31.10.12 e prot.n.0017555 del 6.11.12-, il Commissario Straordinario della Scuola Materna Tommaso Caputo Dr. Luigi Lecci inviava nuova bozza dello Statuto, chiedendo all’A.C. di esprimere il parere entro il termine di trenta giorni dalla ricezione;
chiedono
1)perché si è ritenuto di non investire il Consiglio Comunale, ignorando la volontà consiliare espressa nella Delibera n.16 dell’8.03.10, avente ad oggetto proprio la “Trasformazione della Scuola Materna T.Caputo da Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza in persona giuridica di diritto privato. Parere dell’Amministrazione Comunale”, e disconoscendo in tal modo il ruolo del Consiglio? In quella seduta consiliare, il Consigliere Carmine Zocco rammentava: “certo il Consiglio è sempre e comunque conferente, proprio nel senso dove, se non nell’assemblea più rappresentativa, si possono prendere decisioni o dibattere sul futuro di alcune questioni della nostra comunità?”
2)perché si è ritenuto di disattendere il deliberato consiliare dell’8.03.10 nella parte in cui “ritiene opportuno e necessario … di portare all’esame del Consiglio Comunale perché si pronunci”?;
3)perché fin dalla nota del 3.08.2012, peraltro inviata quando il termine dei trenta giorni era già spirato, il Sindaco ha ritenuto di gestire la vicenda personalmente e senza coinvolgere gli organi deputati (Commissione e Consiglio)? Il Consigliere Carmine Zocco, in quella seduta dell’8.03.10, commentava “mi limito a dire che ci sono stati alcuni passaggi in cui il Consiglio Comunale poteva essere attivato tranquillamente”;
4)perché nella predetta nota il Sindaco rileva la discrasia tra istituzione di diritto privato e nomina pubblica dei componenti? Sulla base di quale competenza giuridica? Ha in mente cosa statuisce l’art.1 comma 1-bis della L.241/90?
5)perché, sempre nella richiamata nota, il Sindaco chiede che il Presidente sia scelto tra i rappresentanti dei soci citando le tavole fondative e non tenendo conto dello Statuto nella versione aggiornata del 1986 che fa un riferimento generico ai componenti (art. 19 comma 2)?
6)perché, nella medesima nota, il Sindaco chiede l’abrogazione di una norma che lui non comprende? Non bastava chiederne il significato?
7)se il Sindaco condivide la ratio della norma transitoria, come chiarita dal parere legale, nella parte in cui riscopre la componente pubblica e tutela coloro che “in quanto provenienti dalla ex IPAB hanno fattivamente contribuito alla meritoria attività perseguita dalla costituenda Fondazione”?
8)perché la dimensione pubblica è contraddittoria per gli artt.13 e 16 ed è meritoria per l’art. 23? Piace ancora una volta ricordare il Consigliere Carmine Zocco, nella seduta dell’8.03.10, allorchè riferisce: “io, se ci sono interessi privati o pubblici da far prevalere, dico che questa è una domanda la cui risposta è pleonastica, per quanto mi riguarda ci riguarda come parte politica cui apparteniamo. Il pubblico viene sempre prima, ma non solo in questa materia”. E per Lei Sindaco? E per la sua parte politica?;
9)se il Sindaco condivide l’esigenza espressa nel parere legale che, in ragione di una “continuità dell’opera svolta dall’ex IPAB che si dovrà perpetuare, quindi anche mediante la partecipazione dei soggetti ad essa associati all’interno del nuovo soggetto giuridico costituendo”, conclude perché siano annoverati “tra i soci semplici della costituenda Fondazione tutti coloro che rinvengono dalla compagine associativa dell’IPAB”? Se il Sindaco ha portato a conoscenza l’estensore del provvedimento del 2010 con cui la Giunta Regionale aveva “ritenuto necessario ed urgente nominare un Commissario Straordinario (…) al fine di garantire la continuità didattica all'anno scolastico 2009-2010, assicurando la gestione dell'Ente nelle more della ricostituzione dell'organo ordinario di amministrazione”? Se pertanto condivide il privilegio di coloro che “in quanto provenienti dalla ex IPAB hanno fattivamente contribuito alla meritoria attività perseguita dalla costituenda Fondazione” ovvero di quei soggetti che la stessa Regione ha sollevato dai compiti per la necessità di garantire la continuità didattica?
10)che tipo di parere legale ha richiesto? Sulla base di quali quesiti e di quale delibera e conseguente determina di incarico?;
11)se il Sindaco è a conoscenza che la prevalenza, all’interno del CdA, delle rappresentatività dell’Assemblea dei Soci e del Comune è ignota alle tavole fondative ed allo Statuto del 1986?
12)perché la transitorietà e la caratterizzazione politica connota i rappresentanti dei genitori e della Regione e non quella dei rappresentanti del Comune?
13)se il Sindaco non ritiene, allo stato, di interrompere i termini concessi per esprimere il parere sull’ultima bozza di Statuto ricevuta, se del caso anche mediante una nota interlocutoria, e conseguentemente di investire il Consiglio, previo passaggio nella Commissione Consiliare competente?;
14)che la risposta venga data nel prossimo Consiglio Comunale;
15)che, qualora l’adunanza consiliare non si tenga nei prossimi trenta giorni, la risposta -ai sensi del terzo comma dell’art.46 del Regolamento Comunale- venga data per iscritto e che interrogazione, risposta ed eventuali repliche siano poi comunicate al Consiglio nella prima seduta.
Con osservanza.
Seguono firme dei Consiglieri di Minoranza

Pubblicata il 25 novembre 2012
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